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mercoledì 7 aprile 2021

L'invito - Marco Rassu

 
“Se non mi muovo mi sento incompleta. Io viaggio perché cerco qualcosa, viaggio per ascoltare storie differenti dalle mie e per prendere tutto quello che di buono trovo nelle altre culture”.

 



Alla ricerca della verità, è questo il titolo dell’ incontro fra uomini differenti che dovranno confrontare le proprie vite con quelle degli altri e al quale il nostro protagonista surfista viene invitato a partecipare.

Durante tutta la riunione il mediatore pone ai suoi invitati delle domande. Domande alle quali inevitabilmente ognuno risponde in modo diverso, ovviamente dal proprio punto di vista, in base alla provenienza, al lavoro che svolge, al tenore di vita. Tutto questo per farci capire come basti anche solo abitare in un paesino invece che in una metropoli possa cambiare totalmente ideologie e stile di vita.

I temi trattati possono sembrare scontati, ma invece sono proprio quelli che quotidianamente ci mettono davanti ai quesiti più grandi della vita: il tempo, le ambizioni, la propria cultura, il lavoro, le passioni, e infine la morte e la felicità.


“La nostra sarà solo una ricerca alla fine della quale non avremo la pretesa di aver capito ma la consapevolezza di aver fatto un grosso passo in avanti nella comprensione di questa strana, magnifica, dolorosa, gioiosa, intensa, noiosa, incredibile cosa che è la vita”.


Se per il banchiere il tempo è denaro, per qualcun altro il tempo è relativo ed esiste solo perchè noi lo vogliamo. Significati altrettanto diversi vengono dati a parole come ambizione e successo. In questo caso entra in ballo il sistema in cui viviamo, che cerca insistentemente di manipolare le nostre scelte attraverso pubblicità, film, musica, semplicemente suggerendoci bisogni che fino a quel momento non sapevamo di avere o spingendoci ad ambire a desideri mai considerati prima. È così che il successo per alcuni diventa un vero e proprio scopo di vita.

In questo modo si finisce per seguire la massa, per dedicare la propria vita esclusivamente al lavoro, mettendo in secondo piano tutto il resto. Sono davvero poche le persone che concedono tempo alle proprie passioni o che comunque danno loro uno spazio notevole all’interno della quotidianità. E tra queste passioni non può mancare di certo il viaggio. Anche su questo le considerazioni sono assai diverse. Alcuni hanno girato il modo, altri ne hanno visto solo una piccola parte, altri ancora non hanno mai visto altro oltre al posto in cui vivono. 


“Si sa, viaggiare, conoscere ed esplorare il nostro pianeta venendo a contatto con le culture più diverse è qualcosa che ti arricchisce, ma è così fondamentale ai fini di una profonda comprensione della vita? La felicità, signori, è legata ad un luogo e all’interazione con la società nella quale siamo immersi?”.


La riunione si conclude parlando di felicità. Quella alla quale tutti ambiamo, ognuno a suo modo. C’è chi la cerca nei soldi, chi nell’amore, chi nel lavoro dei suoi sogni, chi nei viaggi, chi nel potere.

Una lettura assolutamente stimolante e dinamica, di quelle in cui ti ci immergi totalmente sperando che niente e nessuno venga ad interrompere quel tuo viaggio interiore. 
Leggendolo è quasi impossibile non interrogarci su cosa avremmo risposto noi a quella domanda. Forse è proprio questo l’invito di Marco nei confronti del lettore.
Ho apprezzato molto anche i flashback che l’autore inserisce in ogni capitolo, un po’ come per spiegarci il perchè delle sue risposte e quindi dei suoi punti di vista.

Un libro che dovrebbe farci capire quanto sia davvero importante rispettare le idee degli altri e soprattutto anche quanto lo sia esprimere le proprie, non sentendosi inferiori né tantomeno superiori rispetto a un qualsiasi essere umano e al suo vissuto. 

Ma anche che non è mai troppo tardi… per capirsi, per guardarsi dentro e perché no prendere coraggio per cambiare direzione. 


Jeanette Winterson - Lunga vita alle donne ribelli

   «Perché essere felice quando puoi essere normale?»   «Perché essere felice quando puoi essere normale?» Una frase a dir poco inconcepibi...